Acqua alcalina, rimedio naturale contro la stanchezza

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SFRUTTIAMO IL 100% DI NOI STESSI CON L’ACQUA ALCALINA LA VITA FRENETICA CHE OGNI GIORNO AFFRONTIAMO, CONSUMA IL NOSTRO ORGANISMO RIDUCENDONE LA SUA EFFICIENZA E PROVOCANDO IN NOI QUEL FENOMENO SEMPRE PIÙ DIFFUSO CHIAMATO CON IL NOME DI STANCHEZZA.

INDICE

  • COME POSSIAMO ELIMINARE LE SCORIE IN ECCESSO?

  • COME POSSIAMO DEPURARCI IN MODO CORRETTO?

Le cause possono essere numerose e varie, possono derivare da molte cause fisiche connesse a malattie, da disturbi nel sonno e da una alimentazione non appropriata.

La stanchezza influisce negativamente su di noi riducendoci sia le forze mentali che quelle fisiche e quando diventa cronica tutto il nostro organismo ne risente rallentando il suo metabolismo.

Il fegato è l’organo che più incide sul metabolismo dell’essere umano, infatti il suo compito è quello di eliminare dal nostro corpo tossine e scorie, che, se invece venissero assimilate provocherebbero disturbi ben più gravi.

Quindi per noi diventa fondamentale prenderci cura del nostro fegato, ma come possiamo aiutarlo nel suo compito?

COME POSSIAMO ELIMINARE LE SCORIE IN ECCESSO?

COME POSSIAMO DEPURARCI IN MODO CORRETTO?

Come già espresso nel capitolo precedente il fegato svolge una funzione di smaltimento delle sostanze tossiche presenti nel sangue, e quando quest’ultimo presenta molte sostanze acide congestiona il fegato riducendo la sua funzione.

L’idratazione è il principale metodo di disintossicazione per il nostro organismo e idratarci correttamente è essenziale affinché il nostro organismo funzioni correttamente, infatti bere acqua alcalina ionizzata fornisce sempre gli elementi di cui il nostro corpo ha bisogno.

L’acqua alcalina ionizzata ci aiuta ad eliminare tutte quelle sostanze acide presenti nel sangue ed è in grado di riequilibrare il pH del nostro organismo, inoltre fornire acqua alcalina al nostro fegato aumenta le sue capacità rigenerative e gli permette di lavorare sempre in condizioni ottimali.

Tutto questo abbinato ad una corretta alimentazione può aiutarci nel combattere la stanchezza mantenendoci forti per affrontare le avversità della vita quotidiana.

Il metodo più pratico per avere sempre con te dell’acqua alcalina ionizzata è quello di procurarsi le pratiche bustine di calcio di corallo CORAL-MINE.

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Acqua Alcalina Ionizzata Durante La Gravidanza

Rafforzarsi prima e durante la gestazione

Uno dei momenti più importanti ed eccitanti della vita di una donna è sicuramente quello di trovarsi in dolce attesa.

In tale stato la donna porta con sé al suo interno un’altra vita e dovrà nutrirla per farla crescere al meglio per i successivi nove mesi.

Durante la gravidanza il feto acquisisce tutti i sali minerali di cui ha bisogno dalla madre, che quindi deve mantenere il proprio organismo ben idratato per eliminare le scorie, che già di per sé produce e dovrà eliminare anche quelle del futuro nascituro.

Se ciò non avviene in modo corretto nella donna si manifesta uno squilibrio acido-alcalino che l’organismo tenderà sempre a riequilibrare sopperendo i minerali alcalini dove ne ha maggiori scorte cioè nei denti, capelli e ossa.

In questi momenti di squilibrio infatti, nella donna si possono manifestare perdite di capelli, dolori alle articolazioni e difficoltà nei movimenti dovuti appunto al fatto che il suo corpo risulta più debole.

Come sappiamo il feto riceve tutte le sostanze di cui ha bisogno dal cordone ombelicale e anche per lui è importante mantenere un buon equilibrio acido-alcalino per una crescita sana e costante all’interno dell’utero materno.

Come può quindi una donna durante la gravidanza mantenere gli equilibri del proprio corpo sempre a livelli ottimali?

Come può depurare il proprio corpo dalle proprie scorie e da quelle generate dal proprio bambino?

Come mantenere il proprio corpo in perfetta forma durante la “dolce attesa”?

Come già analizzato, si ritiene che la gravidanza porti con se un grande livello di acidità e tossicità all’interno della madre, dovuto al fatto che tutti i minerali alcalini vengono utilizzati per la crescita del feto.

Assumere acqua alcalina ionizzata abbinata ad una dieta sana e ricca di frutta e verdura può aiutare molto all’eliminazione delle scorie ed ad riequilibrare il pH acido-alcalino sia all’interno della donna che del proprio bambino.

L’acqua alcalina ionizzata inoltre contribuirà a rinforzare denti, capelli ed ossa mantenendo in loro livelli di sostanze minerali sempre ottimali evitando così la perdita dei capelli e la difficoltà nei movimenti che accompagnano la donna durante il periodo di gestazione.

L’acqua alcalina ionizzata si dimostra un’alleata importante in qualsiasi donna in “dolce attesa” che tenga a se stessa e alla salute del proprio nascituro.

Scopri di più guardando il seguente video

L’idratazione Perfetta Per Vivere Sani Nella Terza Età

Quando si dice che siamo fatti del 70% di acqua ci si riferisce non al numero di molecole ma al peso.
Parlando in termini di molecole le cose cambiano, il 99% delle molecole che compongono il nostro corpo sono molecole d’acqua!

Lo affermano il fisico teorico Emilio Del Giudice, il medico quantistico Piergiorgio Spaggiari e tanti altri illustri ricercatori.
Andando avanti negli anni questo “peso d’acqua” diminuisce, tendiamo a disidratarci.
Tuttavia, per favorire la salute in generale dobbiamo considerare l’importanza della corretta idratazione, e questo vale per tutti e sopratutto per i “diversamente giovani”.

In questo articolo rispondo a 3 precise domande:

  • perché gli anziani bevono poco?
  • come scegliere un’acqua veramente salutare?
  • quali vantaggi porta la corretta idratazione?

Devi sapere che il rene è il principale organo regolatore della concentrazione elettrolitica dei fluidi corporei oltreché dell’acqua, ma la regolazione del bilancio idrico-ionico-salino parte dall’ipotalamo che coordina diverse funzioni viscerali e che contiene il “centro della sete”, il quale controlla, insieme alle ghiandole surrenali, anche la funzionalità del rene.
Spesso tante persone dichiarano di non avere mai sete o che l’acqua da sola non gli piace, il rifiuto di bere può essere un sintomo di cattiva distribuzione idrica nel corpo, spesso indotta da cattive abitudini nutrizionali. Imparando a bere, in realtà l’organismo impara a sapere quando assumere acqua, senza dover arrivare al segnale limite della “sete”.
Chi non ha mai voglia di acqua spesso ha accumulato un tale carico di tossine nell’organismo, che offusca la sensibilità sui livelli di disidratazione. L’ideale sarebbe bere 33 cl per ogni 10 kg del proprio peso e non di un’acqua qualsiasi ma di un’acqua bio-compatibile, cioè che sia compatibile con la vita stessa del nostro organismo.
Quando l’anziano beve un’acqua inquinata, carica di minerali inorganici, acida o ossidata (quindi priva di energia), il suo inconscio gli suggerisce di bere poco perché non riconosce quell’acqua come apportatrice di vitalità. Infatti, per poter essere messa in circolo quest’acqua ruba elettroni e minerali alcalini dal corpo.
Gli anziani necessariamente devono bere un’acqua priva di inquinanti, alcalina e antiossidante, con una carica elettrica di -500 millivolt. ( il sangue ha una carica elettrica di: – 40 millivolt) mentre le acque imbottigliate e quella del rubinetto sono prive di elettroni liberi e misurano +200 millivolt e pertanto sono ossidate!
Quando l’anziano beve un’acqua priva di energia, questa ruba letteralmente elettroni dal corpo, prima di essere mandata in circolo nel torrente sanguigno che non permetterebbe mai la circolazione di liquidi ossidati, al fine di preservare la vita.
Quando invece si beve acqua bio-compatibile, questa viene riconosciuta subito come un potente alleato che dona energia e spontaneamente se ne aumenta il consumo, favorendo l’idratazione dei tessuti, la fluidità del sangue, la migliore ossigenazione delle cellule, la lucidità mentale, lo smaltimento delle scorie e una migliore veicolazione dei farmaci, con ridotti effetti collaterali.
Ci si può letteralmente salvare in un bicchiere d’acqua. Basta sceglierla con consapevolezza! Il mezzo più veloce ed economico per ottenere dell’acqua “viva” o altamente bio-compatibile è quello di utilizzare un sacchettino di CORAL-MINE per ogni 1,5 litri di acqua.

Bevi L’Acqua, Bevila Bene

Per un’idratazione adeguata, non basta solo ingerire due litri d’acqua al giorno. L’esperto spiega come bere acqua nel modo corretto

Aiuta a sentirsi più leggere, a sgonfiarsi, a ritrovare l’energia, a depurarsi dalle tossine: e questi sono solo alcuni dei benefici indotti dall’acqua, dal punto di vista salutare.

In fatto di bellezza, poi, regala pelle e capelli luminosi, attenua le rotondità dovute alla ritenzione idrica, combatte la cellulite. Ce n’è abbastanza per bere acqua a sufficienza? Dai medici ai dietologi, dai nutrizionisti ai consulenti beauty, tutti consigliano di bere acqua, e se esistono trucchi per berne di più, pochi sanno come si deve bere.

«È sbagliato ingurgitare mezzo litro d’acqua tutto in un fiato – chiarisce il Professore Dino Vaira, specialista in Gaestroenterologia all’Ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna – perchè anzichè idratare il corpo (e trarne così beneficio), la grossa quantità d’acqua arriva velocemente alla vescica, inducendo l’organismo a sentire impellente il bisogno di urinare: in questo modo si elimina in breve tempo l’acqua ingerita, annullandone le potenzialità salutari». E il senso di sete permane.

Come bisogna bere, allora?

«A piccoli sorsi – spiega il gastroenterologo Vaira – Si pensi alla quantità di un cucchiaio da brodo. Più il sorso è piccolo, più l’organismo ne trae beneficio, con la conseguenza che aiuta a curare disturbi piccoli ma molto fastidiosi, che interessano per motivi morfologici soprattutto le donne. Mi riferisco a colite, pancia gonfia, sensazione di gonfiore, cattiva digestione. Per usare una metafora medica, l’acqua deve arrivare all’interno delle cellule lentamente, come una flebo, che a poco a poco rilascia la soluzione».

Tempi e quantità

La regola è quella dei 2 litri d’acqua al giorno. Da assumere in questo modo:

– al mattino (alle 8.30 alle 12.30) bere il primo litro;

– il pomeriggio (dalle 14.30 alle 20.30) bere il secondo litro. Oltre tale tempo non è consigliabile continuare la ‘terapia dell’acqua’, perchè potrebbe disturbare il sonno, inducendo lo stimolo ad urinare.

Si può bere durante i pasti principali?

«Non va assolutamente dimenticata l’acqua durante i pasti – aggiunge il professore – Non è corretto dimenticarsi dell’acqua con la paura di non digerire o di sentirsi più gonfi. Al contrario: l’acqua nei pasti principali fluidifica meglio i succhi gastrici. Si suggerisce, quindi, di bere un sorso tra una portata e l’altra».

Una volta fatta propria l’abitudine di bere acqua nel modo corretto, si starà meglio, molto meglio, «ma è bene aspettare due settimane per rilevarne i beneifici, perchè l’organismo deve assimilare la nuova abitudine» conclude il Professore Dino Vaira.

Infine se vuoi rendere più efficace l’effetto della idratazione scopri CORAL-MINE.

COMBATTERE L’ACIDITA’ PER SCONFIGGERE IL TUMORE

Finalmente anche la ricerca ufficiale si dirige là dove la ricerca indipendente sta indagando ormai da anni: l’importanza di mantenere un ambiente alcalino nel corpo per prevenire e sconfiggere le malattie…

Sembra il titolo di un libro controcorrente e invece si tratta di un comunicato stampa dell’Istituto Superiore di Sanità pubblicato in data 27 settembre 2010.
Nel cs Combattere l’acidità per sconfiggere il tumore si parla di diversi trials basati su un’alternativa alla chemioterapia: uno di questi prevede l’assunzione di bicarbonato per
bocca come terapia anticancro. Tutte le terapie sono basate sull’utilizzo di farmaci che usano l’acidità tumorale come target o inibendo i meccanismi che la causano.
Finalmente anche la ricerca ufficiale si dirige là dove la ricerca indipendente sta indagando ormai da anni.

Le cellule cancerose
Le cellule del cancro sono cellule che da sane si sono trasformate in cancerose.
E sono un sintomo di acidità; ossia, quando le cellule sane vengono corrose dagli acidi alimentari e metabolici, esse possono diventare cancerose.
Più acidi abbiamo nei nostri corpi, più elevato è il rischio di sviluppare del tessuto canceroso.

Le cellule sane del corpo umano prosperano in fluidi con pH alcalino leggero, moderato ed elevato (da pH 7,3 a 11). Non tollerano nemmeno un lieve stato acido. Le cellule cancerose, invece, prosperano in un pH acido di 5,5. Le cellule cancerose diventano inattive ad un pH lievemente superiore a 7,365 e si trasformano in microzima oppure muoiono a pH 8,5 (mentre le cellule sane vivono).

La prevenzione è la migliore cura; tuttavia la migliore prevenzione possibile contro la condizione cancerosa aiuterà anche a farla regredire nel caso che una condizione cancerosa è già in essere. Sarebbe preferibile non dover mai arrivare a tale punto!

Trattamenti quali interventi chirurgici e la chemioterapia non fanno nulla per sostenere il sistema immunitario o per prevenire l’accumulo di acidi nei tessuti. Questa è la ragione per cui la condizione cancerosa è così spesso recidiva. Nulla viene fatto per cambiare la condizione che ne ha dato l’avvio: l’acidità!

Ma se voi fate sì che le condizioni cambino, potete impedire alle cellule cancerose di prendere il sopravvento. Occorre mangiare, bere ed anche muoversi e pensare in modi che ristabiliscono l’originario progetto alcalino del corpo. Molti studi hanno mostrato che quello che mangiamo influenza la nostra esposizione al cancro. Alcuni cibi ci difendono
dall’insorgenza di cellule cancerose, altri ne promuovono lo sviluppo.

Viene dato credito alla qualità anticancro di sostanze antiossidanti presenti nei cibi benefici, come le vitamine C ed E, il betacarotene, il selenio e l’amminoacido glutatione. E questi, in  effetti, proteggono i tessuti sani dai danneggiamenti da acidità che possono innescare una condizione cancerosa. Ma in questo genere di discussione spesso sfugge un aspetto più ampio: i cibi che sostengono un corpo sano sono alcalini; i cibi dannosi sono acidi. La dieta che previene tutte le condizioni cancerose è al 100% alcalina. Non c’è spazio per nessun cibo acido, se si vuole prevenire e/o invertire una situazione cancerosa.

Potete combattere l’insorgere di una condizione cancerosa, aumentando l’alcalinità dei vostri tessuti e, quindi, abbinando ad una dieta basata su ortaggi verdi, succo di verdure fresche, sale non raffinato, oli salubri ed acqua alcalina, integratori alimentari, attività fisica e scelte di vita alcaline (secondo quanto descritto dei capitoli 12, 13 e 14). Dovete dire basta a cibi acidi come proteine animali, alcool e zucchero e rinunciare altrettanto ad abitudini acidificanti.

Se la vostra primaria preoccupazione di salute è una condizione cancerosa, trarrete particolarmente beneficio dall’utilizzo di integratori a base di minerali alcalini (sodio, calcio, potassio, magnesio, cesio e rubidio) e, addirittura meglio, dall’uso di sali minerali [ionici N.d.C.], quali sodio, magnesio, potassio e bicarbonato di calcio, che alcalinizzano all’istante.

Se vuoi ristabilire i valori alcalini ottimali, CORAL-MINE è la risposta vincente che stai cercando. CORAL-MINE cliccando Qui.

LA DISIDRATAZIONE COME FONTE DI MALATTIA

“Esaminando qualsiasi testo di medicina leggerai più di un migliaio di pagine di verbosità, ma quando si tratta di fornire le cause delle malattie principali del corpo umano, la conclusione è sempre uguale e molto breve:”EZIOLOGIA (origine) SCONOSCIUTA!”. Questa affermazione del dottor Fereydoon Batmanghelidj, scrittore del libro “Il tuo corpo implora acqua”, viene riportata alla fine del primo capitolo, “Perché la “medicina” non cura la malattia”. Batmanghelidj sostiene che la classe medica di oggi non comprende il ruolo vitale dell’acqua nel corpo umano, i medicinali sono palliativi (eccetto l’uso di antibiotici nelle infezioni batteriche). Essi non sono idonei a curare le malattie degenerative del corpo umano.

Lo scrittore descrive perché,  nella maggioranza dei casi gli stati di infermità dovrebbero essere considerati come disturbi causati dalla disidratazione. Ciò che chiamiamo asma, diabete, artrite, angina, obesità, morbo di Alzhheimer, alto tasso di colesterolo ipertensione, ecc. non sono altro che disperati segnali di disidratazione. Derivano da una semplice causa non riconosciuta: non beviamo acqua a sufficienza! Questo è il fondamento della sua rivoluzionaria scoperta: se bevessimo giornalmente più acqua molte malattie degenerative potrebbero essere prevenute, o perfino curate. Il libro   supporta i suoi numerosi, accurati e meticolosi articoli scientifici. Include alcune delle moltissime lettere di testimonianza di lettori e medici che confermano la validità del suo metodo.

L’errore fondamentale che ha fuorviato la medicina clinica  è stato quello di ignorare le numerose funzioni chimiche dell’acqua nel corpo. Poiché la disidratazione può causare la perdita di alcune funzioni, i diversi sofisticati segnali mandati dagli operatori del programma di regolazione idrica del corpo, mentre perdura una forte disidratazione, sono stati interpretati come indicatori di malattie sconosciute. Ai medici è stato insegnato a far tacere questi segnali con prodotti chimici. Questo errore persiste con l’uso sempre più frequente di prodotti chimici per trattare altri sintomi insorgenti, le complicazioni della disidratazione diventano inevitabili e infine il paziente muore.

L’ironia di tutto ciò è che i medici dicono che è morto per una malattia! Ecco l’origine dell’errore. Il corpo umano è costituito per il 25% di materia solida (il soluto) e per il 75% di acqua (il solvente). Fu dato per scontato che il regolatore reattivo di tutte le funzioni del corpo fosse la composizione del soluto. Alle origini della ricerca fisiologica , si ritenne che l’acqua contenuta nel corpo fungesse solo da solvente, da riempitivo dello spazio e da mezzo di trasporto. Alla sostanza solvente (acqua) non fu attribuita alcuna altra proprietà funzionale.

Il corpo umano è, ancora oggi considerato una “grande provetta” piena di solidi di diversa natura e l’acqua nel corpo un “materiale d’imballaggio” chimicamente insignificante. In ambito scientifico si dà per scontato che i soluti (sostanze disciolte o trasportate nel sangue e nel siero del corpo) regolino tutte le attività del corpo. La vasta ricerca di Batmanghelidj prova la veridicità delle sue osservazioni cliniche: il corpo ha una vasta gamma di segnali di sete molto sofisticati – sistemi di segnali integrati attivi nella regolazione dell’acqua disponibile nei momenti di disidratazione.

La combinazione della sua ricerca clinica  e della letteratura scientifica ha dimostrato  che il paradigma che ha finora dominato tutta la ricerca applicata all’uomo deve essere cambiato, se vogliamo vincere la “malattia”. La nuova verità scientifica e il livello di pensiero a proposito del corpo umano che autorizzerà le persone a diventare operatori di medicina preventiva nei confronti di se stessi è questa: è il solvente – il volume di acqua – che regola tutte le funzioni del corpo, incluse le attività di tutti i soluti (i solidi) disciolti in esso.

Fonte: Il tuo corpo implora acqua
         Dottor Fereydoon Batmanghelidj